Diversità e inclusione: minoranze etniche e comunità LGBTQ+

Le politiche aziendali tese all’inclusione delle minoranze etniche e della comunità LGBTQ+ sono strumenti preziosi per migliorare l’ambiente di lavoro, salvaguardare il benessere e la produttività delle risorse coinvolte ed esaltare gli aspetti generativi della diversità come motore di innovazione: continua a leggere per saperne di più.

 

Diversità e inclusione: perché sono importanti

Le imprese e le organizzazioni che investono in politiche di inclusione sono quelle più capaci di attrarre e mantenere una forza lavoro diversificata.

Già nel 2015 un rapporto condotto da McKinsey segnalava come le aziende appartenenti al 25% delle imprese più attente alla diversità etnica avevano il 35% di probabilità in più di ottenere un ritorno economico rispetto la media dei competitor nazionali. A partire da questa riflessione possiamo affermare che diversità e inclusione dovrebbero rientrare tra i KPI da monitorare con attenzione, contrastando con immediatezza ed efficacia qualsiasi tipo di discriminazione.

 

Minoranze etniche: dalla multiculturalità all’interculturalità

A differenza dell’idea di multicultura, che semplicemente prende atto della coesistenza di persone proveniente da diversi background etnici e culturali, a dover essere perseguita è la sua evoluzione ideale, ossia l’intercultura.

L’interculturalità, infatti, rappresenta una volontà progettuale comune che si pone come obiettivo l’incontro attivo di soggetti portatori di culture differenti e disposti ad arricchirsi reciprocamente. A questo proposito risulta di primaria importanza che le organizzazioni investano in collaborazioni cross-culturali e nella sensibilizzazione dei gruppi egemoni e maggioritari.

 

Comunità LGBTQ+ e inclusione: libertà e produttività

Spostando l’attenzione sulla comunità LGBTQ+ è essenziale riconoscere l’importanza di costruire ambienti di lavoro inclusivi capaci di facilitare il coming out e di rispondere adeguatamente anche alle esigenze familiari delle persone LGBTQ+ unite civilmente e/o con figli. Se il primo passo è quindi, anche in questo caso, assicurarsi che il comportamento della forza lavoro rispecchi l’apertura aziendale, è importante anche mettere in atto politiche interne che non si limitino all’accoglienza ma che tendano alla valorizzazione delle persone LGBTQ+.

 

Posto di lavoro inclusivo: le buone pratiche per costruirlo

Per raggiungere i migliori risultati in termini di diversità e inclusione non è sufficiente assumere persone con background e caratteristiche diverse dalla maggioranza: a fare la differenza è l’effettiva inclusione di profili appartenenti alle minoranze all’interno delle dinamiche aziendali, che spaziano dalle attività di team building alle opportunità di crescita offerte a chi si trova ad essere sistematicamente meno rappresentato a mano a mano che si procede verso i vertici.

Di seguito elenchiamo tre attività utili per la costruzione di un ambiente inclusivo:

  1. Cogliere le esigenze speciali

Che si tratti di spazi dedicati, di orari flessibili o di documenti che, ad esempio, non diano per scontato il genere della persona, è importante monitorare le necessità e i desideri delle minoranze presenti in azienda;

  • Prestare attenzione ai vertici

Qual è la percentuale di lavoratori appartenenti alle minoranze negli impieghi entry-level? Il team esecutivo dell’organizzazione riflette la stessa presenza?

  • Riconoscere e celebrare festività e giornate dedicate

Dal Ramadan al mese della fierezza LGBTQ+ o al Black History Month, è importante cogliere le occasioni religiose, sociali o culturali che consentono di aumentare sensibilizzazione e inclusione.

 

Diversità e inclusione per l’attrazione dei talenti

Per attrarre e trattenere i talenti migliori è importante poter attingere a bacini ampi e diversificati proponendo ambienti di lavoro accoglienti, stimolanti e inclusivi. A partire dal linguaggio adottato internamente fino all’elaborazione di indagini interne segmentate e alla proposta di benefit personalizzati, il successo viaggia su binari paralleli che invitano a perseguire gli obiettivi di diversità e inclusione in modo sinergico e globale.