Pandemic Blog Series: ESTONIA

In collaborazione con InHunt World

Intervista a Triin RaamatCEO di
CVO Recruitment Estonia

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Prima di tutto, come stai? Spero che tu e la tua famiglia siate stati bene durante la pandemia.

Grazie per avermelo chiesto. Stiamo migliorando e stiamo cercando di mantenere un mood positivo!

Com’è la situazione in Estonia adesso? Come sono stati gli ultimi 6-7 mesi?  

Marzo, aprile e maggio sono stati molto difficili anche per le persone che avevano vissuto crisi precedenti.
In primavera, lo Stato ha offerto sussidi salariali ai datori di lavoro e questo li ha aiutati ad adattarsi e ad affrontare la situazione. Questo sostegno ha certamente contribuito a prevenire licenziamenti su scala più ampia.
Giugno, luglio e agosto, quando il coronavirus si era temporaneamente ritirato, abbiamo assistito a una ripresa del mercato e a un aumento dei consumi interni. Si potrebbe anche dire che le persone hanno cercato di dimenticare i difficili mesi primaverili e ripristinare il loro normale ritmo di vita.
Da settembre, il numero di nuovi casi è nuovamente aumentato, ma in Estonia non sono state imposte restrizioni significative. Naturalmente, ci sono aree, come il turismo, il tempo libero e i trasporti, che sono direttamente interessate dal COVID-19, ma si può vedere che tutte le altre aree stanno cercando di adattarsi e continuare il loro funzionamento il più possibile. Questo approccio sosterrà la nostra economia.

Cosa dici sugli affari e sull’atmosfera generale? Come stanno reagendo le aziende? Ci sono stati molti licenziamenti?   

A febbraio, prima della dichiarazione dello stato di emergenza, il tasso di disoccupazione registrato in Estonia era del 5,2% e alla fine di settembre era già del 7,6%.
L’autunno porterà a ulteriori licenziamenti, motivo per cui il tasso di disoccupazione nei prossimi mesi mostra solo un trend in crescita e una probabilità che sarà dell’ 8-10% entro la fine dell’anno. Sebbene il reclutamento e il numero di offerte di lavoro siano stati promettenti nella seconda metà dell’estate, non affronterà l’aumento del tasso di disoccupazione.
La disoccupazione strutturale rimane una preoccupazione. Ad esempio, l’istruzione e la seniority lavorativa di coloro che hanno perso il lavoro non corrispondono esattamente alle offerte di lavoro sul mercato. Nonostante la crisi, il settore IT sta ancora andando bene e il maggior bisogno di reclutamento è attualmente in questo settore.

Come vedi la fine del 2020? E come invece il 2021?

La primavera è stata tutt’ altro che ordinaria e, alla luce di questa esperienza, è più difficile che mai prevedere il futuro. Tuttavia, vediamo più ottimismo e positività rispetto alla primavera, e non è da sottovalutare.
Molto probabilmente, la fine del 2020 sarà ancora impegnativa, ma prevediamo una ripresa a partire dal 2021 e alcune aziende si stanno già preparando per una nuova crescita a partire dal 2022. Questi preparativi includono lo sviluppo di diversi prodotti e servizi, ma anche l’assunzione di nuovi membri del team.

Come vedi il futuro? Quale sarà la maggior differenza quando si metteranno a paragone l’ Estonia pre e post pandemia?

Il cambiamento più grande è legato al lavoro per il Management: i datori di lavoro sono più disposti rispetto a prima a offrire lavoro a distanza, e questo offre l’opportunità di reclutare da aree più remote o, perché no, da altri paesi. L’Estonia, in quanto forte paese IT, continua a sviluppare tecnologie e soluzioni elettroniche che possono essere utilizzabili in qualsiasi situazione, inclusa una situazione di pandemia.

Quale tipo di figure professionali credi che saranno più richieste dopo la pandemia? Credi che ci sarà qualche differenza importante riguardo al recruiting dopo il Covid-19?

A giugno-luglio, dopo lo stato di emergenza e qualche recidiva del coronavirus, i datori di lavoro hanno iniziato a esprimere un maggiore desiderio di sostituire i dipendenti esistenti. È un caso per coloro che non si sono adattati abbastanza bene alla situazione e alle aspettative mutate, così come per coloro che sono stati reclutati in una situazione simile di carenza di manodopera e di scarsa scelta in passato. Pertanto, i datori di lavoro ritengono che il momento attuale potrebbe essere utile per esplorare opzioni alternative e le sostituzioni sono aumentate sia tra i professionisti che tra i senior manager.

Come accennavo prima, il settore IT sta ancora andando bene e la maggiore necessità di reclutamento è attualmente in questo settore. Questa tendenza continua nel caso dell’Estonia.

Quali consigli daresti a persone straniere che vorrebbero venire a lavorare in Estonia??

Ad agosto, abbiamo condotto un breve sondaggio su 25 aziende per esaminare la loro disponibilità a reclutare stranieri. È emerso che solo il 12% delle aziende partecipanti al sondaggio non prevede di reclutare stranieri questo autunno; il restante 78%, invece, sarebbe pronto a prendere in considerazione l’assunzione di stranieri il prima possibile. Molti offrirebbero la possibilità di smart working finché viaggiare e trasferirsi non sarà di nuovo facile e sicuro.
Pertanto, suggeriamo che chiunque cerchi lavoro può considerare l’Estonia un Paese in cui vivere e lavorare.

INplacement è una società di consulenza in ambito Human Resources, una realtà dinamica costituita da consulenti e professionisti del settore. Rapidità e competenza contraddistinguono il nostro lavoro quotidiano grazie ad un’organizzazione flessibile e sempre attenta al cambiamento al fine di garantire la soddisfazione dei nostri clienti.

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